The Queen of the Underworld:
Ereškigal (ᵈEREŠ.KI.GAL) is a sumerian term and it means “Lady of the Great Below (Underworld)”. She’s infact the leader of the Hell; her sister is the goddess Inanna/Ištar and her husband is the god Nergal/Erra.
Another character is related to this deity: that’s Namtar, who represents her underworld messenger, her minister and her vizier. Namtar means “destiny” in sumerian language.
Ereškigal is the only one in Underworld who can make laws and determine those who can enter or not in her territories.
She’s a primordial deity, she dominates over all the creatures of Hell and demons.
She’s often represented as a goddess in lamentation because of the death of her first husband, Gugalanna.
Mythology:
There are two traditions about Ereškigal.
In one hand, we have the myth about the events between Ereškigal and her sister Inanna/Ištar (there are two versions: a sumerian and an akkadian one): “The Discent of Inanna/Ištar to the Underworld”. In the other hand, we have the akkadian myth of “Nergal and Ereškigal”, about the occurrences between the goddess and her husband.
The Discent of Inanna/Ištar to the Undeworld:
The first version is the sumerian one and Inanna is the leading actor of the story. In the second version is the akkadian goddess Ištar the protagonist performing the same travel to Hell.
The two versions are very similiar: they only differ in some details. They both establish two important rules of mesopotamian mythology:
- Nobody, once inside, can come out from Underworld
- The rule of substitute: in this case, the substitute will be Dumuzi
The sumerian copy, which comes from fragments from Nippur and Ur, seems really clear about the reason why Inanna is going to Underworld: she wants to take part to Gugalanna’s funeral. This is not so evident in the akkadian version; the sources of this one come from Ninive ad Assur.
In both the compositions, Inanna/Ištar crosses the seven gates of the Underworld and reaches the place where Ereškigal has her throne. The goddess is really angry because of the overbearing action of her sister, so she decides to humiliate and kill her. Only Enki will help Inanna/Ištar to get out from Hell; the only way to do that is to find a substitute, and she will find it in Dumuzi: infact, he has been the only god who didn’t cry the death of the goddess, unleashing the anger of Inanna/Ištar.
Nergal and Ereškigal:
The sources come from three sites: Tell El Amarna, Sultatepe and Uruk. The purpose of this myth is to explain the reason why Nergal is Ereškigal husband and, so, the King of Underworld. From this three sources we can extrapolate two main versions of the myth:
The ancient one: after all the events that include Namtar and the Great Assembly of gods, it seems that Nergal wants to kill Ereškigal (obviously, it doesn’t happen: marriage takes place anyway thanks to the cleverness of the deity).
The latest one: even after the events related to the banquet of gods and the coming of Namtar, the god Erra (and not properly Nergal) becomes Ereškigal’s husband. Infact, he totally ignores Ea’s advice.
————————————————————————————————————————————————-
La regina degli Inferi:
Ereškigal (ᵈEREŠ.KI.GAL) è un termine di origine sumerica e vuol dire “Signora della grande terra (Inferi)”. Essa, infatti, è a capo del mondo degli Inferi, sorella della dea Inanna/Ištar, moglie del dio Nergal/Erra. Legato a questa divinità è Namtar, un personaggio che rappresenta il messaggero infero, ministro e assistente della dea, il cui nome sumerico vuol dire “destino”.
Ereškigal è l’unica che può dettare leggi, comandare e decidere chi può entrare o meno all’interno del suo mondo. È una dea primordiale, comanda sulle creature infernali e sui demoni.
E’ spesso rappresentata come una dea in continua lamentazione a causa della morte del primo marito, Gugalanna.
Mitologia:
Ci sono due tradizioni che riguardano Ereškigal: una vede la regina degli inferi in contrasto con la sorella Inanna/Ištar nelle due versioni sumerica/accadica del mito “La discesa di Inanna/Ištar agli Inferi”, mentre l’altra narra le vicende della dea con il marito Nergal nel corrispondente mito accadico “Negal ed Ereškigal”.
La discesa di Inanna/Ištar agli Inferi:
La prima versione è quella sumerica e vede Inanna come protagonista della discesa negli inferi, mentre nella seconda è la dea accadica Ištar a svolgere la medesima azione. Le due versioni sono molto simili e variano solo per alcuni particolari.
Tuttavia, entrambe vanno a fondare due principi fondamentali del mondo della mitologia mesopotamica:
- Nessuno, una volta entrato, può uscire dagli Inferi
- La regola del sostituto: in questo caso, il sostituto sarà Dumuzi.
La copia sumerica, proveniente da frammenti da Nippur e da Ur, sembra essere chiara anche sui motivi della discesa della dea negli inferi: i funerali del marito di Ereškigal, Gugalanna. Questo motivo non è comprensibile nella versione accadica, le cui fonti principali provengono dalla biblioteca di Assurbanipal a Ninive e da Assur.
In tutte e due le composizioni Inanna/Ištar, dopo aver varcato le sette porte degli inferi, si trova davanti ad Ereškigal che, adirata a causa del gesto arrogante della sorella, decide di umiliarla e ucciderla. Solo grazie all’intervento di Enki, unico dio disposto a salvarla, la dea riesce a trovare il modo di uscire dagli inferi e trovare un sostituto nel regno dei morti: egli sarà Dumuzi, l’unico dio che, venendo a conoscenza della scomparsa della dea, non ha pianto né è rimasto rattristato per la sua morte, scatenando così l’ira di Inanna/Ištar.
Nergal ed Ereškigal:
Le fonti provengono da tre siti: Tell El Amarna, Sultantepe e Uruk. Lo scopo del mito è quello di spiegare il motivo per cui Nergal sia diventato sposo di Ereškigal e, quindi, re degli inferi. In realtà da queste tre fonti possono essere estrapolate due redazioni principali del mito:
Una prima più antica: dopo tutti gli avvenimenti che vedono protagonisti Namtar e il grande consiglio degli dei, Nergal sembra voler uccidere la sua futura sposa (ovviamente ciò non accade: il matrimonio viene suggellato comunque grazie alla capacità di persuasione di Ereškigal)
La più recente: sempre dopo i fatti riguardanti il banchetto degli dei e l’avvento di Namtar, Erra (e non propriamente Nergal), diviene sposo della dea, trascurando i consigli di Ea.
“Quando lei superò la settima porta,
Le tolse dal corpo [il Pala], Mantello regale,
<< Che significa? (disse lei)
-Silenzio Inanna! (le rispose):
I Poteri del mondo di Sotto sono irreprensibili!
Non protestare contro i riti del mondo di Sotto! >>
Fu condotta davanti a Ereškigal.
La santa Ereškigal prese allora posto sul trono,
E gli Anunna, i Sette Magistrati,
Espressero davanti a lei il loro verdetto:
Ella rivolse ad Inanna uno sguardo: uno <sguardo> omicida!
Ella pronunciò contro di lei una parola: una parola furibonda!
Ella gettò contro di lei un grido: un grido di dannazione!
La Donna, così maltrattata, fu tramutata in un cadavere,
E il cadavere sospeso a un chiodo!
-La discesa di Inanna agli Inferi-
(Uomini e Dei della Mesopotamia)