WHO IS ENLIL?
Enlil is one of the main gods of the Mesopotamian pantheon. It is part of the cosmic triad along with An and Enki.
Probably it comes as Sumerian deity though the name is of Semitic origin. Just about his name has been discussed at length, as in the lexical lists of the third millennium appears a God who seems to be very important, named EN.E’, about which unfortunately we do not know anything, except that the logograms of which his name consists could be translated “Lord of the house”; with the arrival of the Semitic peoples in Mesopotamia in the third millennium BC, who worshiped a god named Illil (u), would have had a syncretism between the two deities. The new god born between the merging of the two traditions, it has since been known as EN.LÍL, where the logos should be considered as well for their phonetic value. Another argument in favor of this view, would be given by the translation of the term LÍL, literally “ghost”, often forced into his secondary meaning of “wind”, evidenced very little compared to the primary value of “haunted spirit” that would fit very little to Enlil, who embodies rather the role of giver of life.
Another interpretation is suggested by the texts of Ebla, where ancient statement of god are shown as I-li-lu, who seems to remember the expression * Il-ili “god of gods”, which would seem relevant to his role as head of the pantheon covering all the third millennium.
Otherwise according to other scholars the name would really be understood as “Lord of the Wind”, with reference to the moist winds that make the soil in the spring Mesopotamian workable; the aspect of fertility would be recollected to the tradition that sees Enlil as the god who gave man the hoe, in this perspective is proposed as further evidence that his paredra, Ninlil, is the goddess of grain, daughter of Haia god of stores and Ninshebargum goddess of barley.
Enlil is considered the god of the remaining portion of heaven and earth for this is known as the god of the atmosphere. Some scholars claim that he would become part of the Sumerian pantheon only later, but already in Proto Dynastic IIIb became its absolute ruler. After the third millennium BC lost importance in favor of Marduk of Babylon; it was this city to promote competing tradition which belongs to Eridu and his god Ea, of which Marduk is the son. In reaction to this in the first millennium BC, the Assyrians associated , Assur, head of their pantheon, to Enlil.
PAREDRE:
Ninlil (hereinafter assimilated Ishtar) and Ninkursag.
CHILDREN:
Ninurta, Ishkur, Sin.
PLACE OF WORSHIP:
The Enlil’s holy city is the religious center of Nippur, here has his own shrine, the temple of the mountain (E-kur).
PREROGATIVES:
Enlil is the head of the pantheon, second only to An, his father. In the cosmogony of Nippur is he to separate the sky from the earth. For some traditions he is the sovereign and ruler of the destinies of the universe, he embodied energy and strength and thus the ideal warrior. Symbol of a reality administrator who organizes and makes decisions that can not be questioned; without his wanting anything can happen, for this is responsible for the investiture of the sovereign, through the intercession of the patron deity of the King. Its role towards men is as ambiguous, there is not always beneficial, he is the one who gives to man the hoe, thus giving start to the practice of agriculture, but it is also the main architect of the destruction of the first generation of men, with the deluge (Atrahasis); sneaky and vindictive even with gods and heroes, as in the case of the myth “Enlil and Ninlil”, in which he carnally advantage the goddess twice, and in Sumerian myth “Gilgamesh and Khumbaba” in punishing the sovereign and his companion Enkidu, for killing his protégé guardian of the cedar forest, transforming the seven divine splendor of Khumbaba into seven harmful and vindictive forces that have to chase the two heroes.
LITERATURE:
Enlil appears not only in mythology,but also in many hymns, lamentations (as in the case of lamentation for the city of Ur), spells and even as part of divination, because along with An and Enki / Ea, holds the secrets of astrology. It is often mentioned in royal inscriptions, because it is he who provides the investiture of the sovereign. Sargon of Akkad says he received dominion over the land between the upper sea and the lower sea directly from Enlil and, as it would be for his successors, will dedicate votive statues inside the Ekur of Nippur.
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CHI E’ ENLIL?
Enlil è una delle principali divinità del pantheon mesopotamico. Fa parte della triade cosmica assieme ad An ed Enki.
Nasce probabilmente come divinità sumerica anche se il nome è di origine semitica. Proprio a proposito del suo nome si è lungamente discusso, poiché nelle liste lessicali del III millennio compare un Dio, che sembra essere molto importante, dal nome EN.E´, di cui purtroppo non si sa nulla, se non che i logogrammi di cui è composto il suo nome si traducono “Signore della casa”; con l’arrivo dei popoli semitici in Mesopotamia nel III millennio a.C., i quali veneravano un dio di nome Illil(u) si sarebbe avuto un sincretismo tra le due divinità. Il nuovo Dio nato tra la fusione delle due tradizioni, sarebbe stato da allora noto come EN.LÍL, in cui i logogrammi dovevano essere considerati per il loro pure valore fonetico. Altro elemento a favore di questa tesi, sarebbe dato dalla traduzione del termine lÍl, letteralmente “fantasma”, spesso forzato nella sua accezione secondaria di “vento”, decisamente poco attestata rispetto al valore primario di “spirito infestante” che si adatterebbe ben poco ad Enlil, il quale incarna piuttosto il ruolo di dispensatore di vita.
Un altra interpretazione viene suggerita dai testi di Ebla, in cui antiche attestazione del dio sono riportate come I-li-lu, che sembra ricordare l’espressione * Il-ili “dio degli dei”, che parrebbe pertinente al suo ruolo di capo del pantheon che ricopre per tutto il III millennio.
Diversamente secondo altri studiosi il nome sarebbe davvero da intendersi come “signore del vento”, con riferimento ai venti umidi che in primavera rendono il suolo mesopotamico lavorabile; l’aspetto della fertilità si ricollegherebbe alla tradizione che vede Enlil come il Dio che ha donato la zappa all’uomo, in questa prospettiva viene proposta come ulteriore prova il fatto che la sua paredra, Ninlil, sia la dea del grano, figlia di Haia, dio preposto ai magazzini e di Ninshebargum dea dell’orzo.
Enlil viene considerato il dio della porzione rimanente tra cielo e terra per questo viene definito come dio dell’atmosfera. Secondo alcuni studiosi sarebbe entrato a far parte del pantheon sumerico solo in un secondo momento, ma già nel Proto Dinastico IIIb ne divenne il capo assoluto. Dopo il III millennio perse d’importanza a favore di Marduk di Babilonia; fu proprio questa città a promuovere la concorrente tradizione che fa capo ad Eridu e al suo Dio Ea, di cui Marduk è figlio. In reazione a ciò nel I millennio gli Assiri vollero associare il capo del loro pantheon, Assur, proprio ad Enlil.
PAREDRE:
Ninlil (in seguito assimilata ad Ishtar) e Ninkursag .
FIGLI:
Ninurta, Ishkur, Sin.
LUOGO DI VENERAZIONE:
La città sacra di Enlil è il centro religioso di Nippur, qui ha il suo santuario, il tempio della montagna ( Ekur).
PREROGATIVE:
Enlil è il capo del pantheon, secondo solo ad An, suo padre. Nella cosmogonia di Nippur è proprio lui a separare il cielo dalla terra. Per alcune tradizioni egli è il sovrano dei destini e reggitore del cosmo, incarna energia e forza e di conseguenza l’ideale guerriero. Simbolo di una realtà amministratrice che organizza e prende decisioni che non possono essere messe in discussione; senza il suo volere nulla può avvenire, proprio per questo è preposto all’investitura dei sovrani, per intercessione della divinità protettrice del re. Il suo ruolo nei confronti degli uomini è al quanto ambiguo, non sempre si dispone beneficamente, egli è sì colui che dona la zappa all’uomo, dando cosi avvio alla pratica dell’agricoltura, ma è anche il principale artefice della distruzione della prima generazione di uomini, tramite il diluvio (Atraḫasis); subdolo e vendicativo anche con dei ed eroi, come nel caso del mito “Enlil e Ninlil”, in cui approfitta carnalmente della dea per ben due volte, e nel mito sumerico “Gilgamesh e Khumbaba” quando punisce il sovrano e il suo compagno Enkidu, per aver ucciso il suo protetto a guardia della foresta dei cedri, tramutando i sette splendori divini di Khumbaba in sette forze dannose e vendicative che devono inseguire i due eroi.
LETTERATURA:
Enlil compare, oltre che nella mitologia, in numerosi inni, lamentazioni ( come nel caso della lamentazione per la città di Ur ), scongiuri e perfino nell’ambito divinatorio, in quanto assieme ad An ed Enki/ Ea , detiene i segreti dell’astrologia. Viene oltre spesso menzionato nelle iscrizioni reali, poiché è lui che assicura l’investitura del sovrano. Sargon di Akkad afferma di aver ricevuto il dominio sulle terre tra il mare superiore e il mare inferiore proprio da Enlil e, come poi accadrà per i suo successori, gli dedicherà statue votive all’interno dell’Ekur di Nippur.