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Enlil e Ninlil

 

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Enlin e Ninlil

Mito sumerico di carattere quasi triviale, costituisce una delle due tradizioni inerenti gli sponsali del dio con Ninlil (l’altro è “Il matrimonio di sud”). é composto da 154 linee quasi completamente conservate, giuntoci in una ventina di documenti frammentari quasi tutto paleo-babilonesi, ad eccezione di due più tardi che riportano anche una traduzione interlineare in accadico. Il mito sembra essere stato corredato in un secondo momento della parte conclusiva, una sorta di dossologia, aggiunta probabilmente per adattare il testo a scopi rituali, anche se non siamo in grado di affermarlo con certezza. Il mito ha lo scopo di spiegare come mai Enlil sia padre di varie divinità che occupano posizioni molto differenti nella gerarchia divina. Il racconto mitico si svolge nella Nippur celeste in cui Enlil regna tra gli dei. Egli si innamora di Ninlil ( “signora -aria” ) , una giovane vergine ancora sotto la tutela dei genitori, ma di indole avventurosa e a volte cocciuta. la madre della fanciulla Nunbarshegunu (o Nisaba) , mette in guardia la figlia sulle intenzioni del Dio e le vieta di andarsi a bagnare nella limpida via d’acqua; ma la giovane,ignorando i precetti materni, trasgredisce.  Enlil la vede, se ne invaghisce e con l’aiuto del suo consigliere Nusku la raggiunge nel canale. Dopo un primo rifiuto della fanciulla, giace con lei prendendola con la forza nel canneto, cosi la rende gravida del loro primo figlio: Sin.  Il rango elevato del primogenito rispetto agli altri figli che avranno è giustificato dal fatto che, quando i due lo concepirono, si trovavano ancora nella Nippur celeste, in quello che viene definito l’ “in alto”. L’unione tra Enlil e Ninlil è irregolare poiché i due  non sono ancora sposati, perciò abusando della giovane Enlil aveva contravvenuto all’ordine pubblico rispetto dagli dei; per questo l’assemblea dei dignitari bandisce Enlil dalla città. Questi accetta il suo castigo e lascia la Nippur celeste, inseguito dall’innamorata Ninlil fin nel luogo conosciuto come l’ ” in basso”, probabilmente un modo di intendere la Terra in cui si trova il regno degli inferi. In questa nuova situazione tutti i figli che la coppia divina genererà da ora in poi saranno relegati ad un rango inferiore. Di volta in volta Enlil nel suo viaggio approfitterà di Ninlil prendendo le sembianze dei vari personaggi che incontra, dandole altrettanti figli. Non è ben chiaro il motivo per cui il dio si finga qualcun altro per giacere con la fanciulla, quando ormai è chiaro che elle lo sta cercando proprio perché si è innamorata di lui.  Le figure via via impersonificate da Enlil  sono:

-il portiere degli inferi : sotto le cui spoglie ingravida Ninlil di Nergal

-il sorvegliante della riva del fiume che costeggia gli inferi : quando genera con la giovane il dio Ninazu.

-il nocchiere degli inferi :  quando concepisce con l’amata l’ultimo figlio Enbilulu.

I figli di Enlil e Ninlil sono a loro volta delle divinità con proprie prerogative:

- Sin : dio della luna, protettore del ciclo lunare, egli attraversa il cielo nella sua barca/canoa.

- Nergal : sovrano degli inferi appellato qui con il titolo di Meslam.ta.è.a (” colui che esce dal Meslam”, tempio di Nergal a Kutû )

- Ninazu : patrono dell É.gíd.da (“tempio lungo”, suo santuario principale a Enegi, vicino Larsa) . aveva un qualche ruolo nel regno infero, come suo fratello, ma per lui non sappiamo quale sia il vero compito.

- Embilulu : regolatore dei canali, il titolo fa supporre che la sua sfera d’azione concerna la Terra.

In realtà l’ordine degli eventi sembra capovolto, poiché Enlil avrebbe dovuto attraversare prima il fiume con il nocchiero, per poi fermarsi alla riva ed entrare per ultimo al cospetto del portiere degli inferi, ma forse l’importanza diversa dei vari dèi ha richiesto di invertire la successione per rispetto alla gerarchia divina.

Interessante è il fatto che dal mito traspaiono le contemporanee convenzioni sociali ; per primo la fanciulla rimasta incinta al di fuori del matrimonio doveva essere punita dalla madre, rifiutata dal padre e derisa dalla compagne. Il seduttore sarebbe stato allontanato dalla città e i figli avuti dalla coppia sarebbe stati illegittimi. Il problema non era di carattere morale, ma espressamente sociale e giuridico. Come secondo punto è da sottolineare la particolare concezione della divinità, più simile alla sfera umana di quanto non sia poi nei periodi successivi. L’ordine divino qui rappresentato ricalca da vicino quello terreno, Enlil viene chiamato Re e trasferisce il suo titolo anche alla sua amata. Compare inoltre il consiglio del dei che potrebbe emulare un consesso di rappresentati  dei poteri locali, che tuttavia non avranno avuto tutta questa importanza da poter esiliare il re, sembra questa piuttosto una trovata letteraria funzionale allo svolgimento degli eventi. Altra cosa strana sembra essere la questione della filiazione degli dei neonati, qui menzionati, ad Enlil. Ninazu sembra in molti testi essere figlio di Sin o di Gugalanna ed Ereshkigal. Embilulu viene invece sempre presentato come figlio di Enki /Ea; mentre per Nergal sembra possibile una filiazione ad Enlil tanto quanto ad An o Ea . Inoltre proprio Negal sembra qui destinato fin dalla nascita al regno infero, mentre in un altro mito, in accadico, egli ne diviene re solo dopo averne sposato la regina Ereshkigal.

 

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Enlil and Ninlil

Sumerian myth of an almost trivial, is one of the two traditions inherent in the nuptials of God with Ninlil (the other is “The marriage of the South”). It is composed of 154 lines almost completely preserved, reached us in twenty fragmentary documents, almost all old-babilonian, except for two later that also report a interlinear translation in Akkadian. The myth seems to have been fitted at a later date of the final part, a kind of doxology, probably added to adapt the text for ritual purposes, even if we are not able to say for sure. The myth is meant to explain why Enlil is the father of many  gods that  occupy very different positions in the divine hierarchy. The story takes place in the mythical celestial Nippur when Enlil reigns among the gods. He falls in love with Ninlil (“lady -air”), a young virgin still under the tutelage of her parents, but by nature adventurous and sometimes stubborn. The mother of the girl Nunbarshegunu (or Nisaba), warns her daughter about the intentions of God and forbids her to go to bathe in the clear waterway; but the young, ignoring the maternal precepts transgresses. Enlil sees her, he falls in love and with the help of his adviser Nusku joins the channel. After an initial refusal of the girl, he lies with her taking her by force in the reeds, thus making her  pregnant with their first child: Sin. The high rank of the first-born  will be justified by the fact that, when she became pregnant, they were still in celestial Nippur, in what is called the ‘”up”. The union between Enlil and Ninlil is irregular because the two are not married yet, so Enlil abusing the young lady had violated public order respected by the gods; that’s why the assembly of dignitaries banishes Enlil from the city. He accept his punishment and leaves the celestial Nippur, chased   by Ninlil till the place known as the ” bottom ‘, probably a way of understanding the Earth where there is the kingdom of the underworld. In this new situation all the children that the divine couple will generate from now on will be relegated to a lower rank. From time to time Enlil in his journey will take advantage of Ninlil taking on the appearance of the various characters that they encounter, giving her as many children. It is unclear why the god take other appearance for sleep with the girl, when it is clear that she is looking for him because she is in love with him. The figures gradually impersonificated by Enlil are:

-The doorskeeper of hell: under whose appearances impregnates Ninlil of Nergal

-the overseer of the bank of the river that runs alongside the underworld when he conceived with the young lady, the  god Ninazu.

-The helmsman of hell: when conceives with his beloved youngest son Enbilulu.

The sons of Enlil and Ninlil are themselves deities with their prerogatives:

- Sin: moon god, patron of the lunar cycle, he crosses the sky in his boat / canoe.

- Nergal: ruler of the underworld appealed here with the title of Meslam.ta.è.a (“the one who comes out Meslam” temple of Nergal in Kutu)

- Ninazu: patron of É.gíd.da (“temple along”, his main sanctuary in Enegi, near Larsa). He had some role in the kingdom inferior, like his brother, but we do not know what is his true task.

- Embilulu: regulator of the channels, the title suggests that his sphere of action affects the Earth..

In fact the order of events seems upside down, since Enlil would have to cross the river with the helmsman, and then come to the shore and go finally to the presence of the  doorskeeeper of hell, but perhaps the importance of the various different gods required to reverse the sequence in respect for the divine hierarchy .Interesting is the fact that the myth transpire the contemporary social conventions; first the girl became pregnant outside of marriage had to be punished by his mother, refused by the father and ridiculed by classmates. The seducer would be removed from the city and the children that the couple had would have been illegal. The problem was not of moral character, but explicitly social and legal. As a second point is to emphasize the special conception of divinity, more similar to the human than it is later in subsequent periods. The divine order shown here follows closely that of humans, Enlil is called King and moved his title also to his beloved. Compare also the advice of the gods who could emulate a gathering of representatives of local authorities, which, however, will not have had all this importance to be able to banish the king, this seems rather a literary gimmick relevant to the exercise of the events. Another strange thing seems to be the question of filiation of the newborn mentioned here, to Enlil. Ninazu appears in many texts be son of Sin or Gugalanna and Ereshkigal. Embilulu instead is always presented as the son of Enki / Ea; while Nergal seems possible for a subsidiary Enlil much as to An or Ea. Also Negal here seems destined from birth to the kingdom inferior, while in another myth, in Akkadian, he will become king after having married the queen Ereshkigal.

 

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